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Rimozione Parziale o Completa​



La scelta della giusta tecnica dipende da fattori intrinseci al tatuaggio ( tecnica, profondità e soprattutto colore) e fattori individuali ( colore della pelle, modalità di cicatrizzazione, presenza di patologie concomitanti, terapie in corso) che devono essere valutati dal medico competente.

Le tecniche di rimozione più usate sono:

- laser
- resurfacing
- elettrosalatura
- crioterapia
- peeling chimico profondo con acido tricloroacetico
- elettrodermografia



Ciascuna di esse presenta indicazioni e limiti specifici, ma è opportuno sottolineare che indipendentemente dal trattamento la procedura non è semplicemente estetica ma ricostruttiva, e i risultati variabili.



Il Laser

Chi opta per la rimozione con laser userà il Q-Switch, che frammenta le particelle di inchiostro poi digerite dalle cellule cutanee. Il numero di sedute varia da 4 a 6 per tatuaggi neri, da 10 a 15 per tatuaggi colorati. Tra due trattamenti devono passare almeno 6 settimane. Ciò che spesso non viene sottolineato è Il limite di questa tecnica, legato al colore del tatuaggio. I pigmenti scuri ( nero e blu) vengono eliminati con buona efficacia, mentre pigmenti rossi e ancor più quelli gialli e verdi sono scarsamente eliminati. Altro limite è l’effetto paradosso che spesso di verifica nell’eliminazione di trucchi permanenti, che non solo non vengono rimossi ma aumentano d’ intensità per effetto dell’ossidazione dei pigmenti ferrosi contenuti in essi. Lo stesso vale per i tatuaggi bianchi o rosa. Dopo il  trattamento possono residuare aree di colorazione alterata in modo transitorio o permanente.  Prezzo medio per tatuaggi piccoli è di 150 euro a seduta.

Resurfacing
Consiste nella rimozione delicata del tatuaggio in aree sensibili. Ogni tipo di tatuaggio può essere eliminato indipendentemente dal colore della pelle e del tatuaggio stesso. Un bistruri elettrico esfolia gli strati più superficiali della pelle dopo applicazione di  crema anestetica. Si determina una crosta che protegge l’area trattata per alcuni giorni. Ogni regione corporea è trattata secondo un programma specifico. Sono necessarie da 2 a 7 sedute a distanza di 3 mesi in relazione alla dimensione e profondità del tatuaggio. Essendo un trattamento delicato non comporta particolari rischi, legati come in ogni tecnica di rimozione alla possibilità di alterazioni nella colorazione della pelle rigenerata.

Elettrosalatura
Consiste nella disepitelializzazione con elettrobisturi (timed) e successiva applicazione di cloruro di sodio. Con questa tecnica possono essere eliminati tatuaggi grandi e piccoli di ogni tipo e colore, in modo molto rapido. Alla fine di ciascuna sessione il tatuaggio risulta apparentemente più evidente perché il pigmento viene richiamato in superficie per essere eliminato gradualmente, ma già dalla prima seduta la maggior parte del pigmento viene eliminato. L’area è poi medicata e disinfettata ogni giorno fino alla formazione della crosta che permane per 4-5 settimane. Questa tecnica, molto rapida, richiede circa 2-3 sedute intervallate da 3 mesi.
E’ importante sottolineare come essa risulti la più appropriata quando deve essere eliminata solo una parte di tatuaggio, inclusi errori o sbavature.




Elettrodermografia
L’elettrodermografo è un apparecchio utilizzato da tatuatori autorizzati ed agisce disidratando il tessuto per eliminare linee e colori. E’ possibile ritoccare vecchi tattoo oppure ottenere un decoro tono su tono ma in nessun caso ricostituisce il colore originario della cute. Non si possono eseguire elettrodermografie sul viso o sulle mani/piedi. La zona trattata non va curata con nessun tipo di crema, ma lasciata il più possibile lontano da agenti idratanti inclusa l’acqua, sino a completa guarigione, prevista nell’arco di 40 gg. L’impiego più frequente è la correzione di tatuaggi in previsione di un nuovo disegno.

Tatuaggi

 

Molte persone decidono di tatuarsi in modo permanente per poi rimpiangere la decisione nel corso della vita, in particolare quando il tatuaggio rappresenta il nome di un partner  o un simbolo al quale non si vuol essere più associati. Ciò può comportare un disagio psichico, stress e in alcuni casi pregiudicare la vita lavorativa e relazionale. Quando il tatuaggio non è più accettato diventa difficile conviverci, diventa un inestetismo, da correggere o provare ad eliminare del tutto.​​​

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